sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale (mediatico)

Evviva il Natale del III Millennio.

Evviva i Social network che ci tengono sempre connessi. Anche quando siamo lontani. Anche quando la pensiamo in maniera diversa. Anche quando il tempo è poco e le cose da dire sarebbero troppe. Anche quando non lo vorremmo forse...

In fondo, anche noi del Blog lo siamo. Connessi tramite un famigerato Social media. E quindi perchè vergognarsene; ci daremo quindi il buon Natale tramite un video molto carino, che celebra la nuova comunicazione.

Come dice il video alla fine (+ alcune mie aggiunte): "I modi di comunicare cambiano la forma. I sentimenti non cambiano di sostanza"

domenica 21 novembre 2010

Operazione Girardengo

Avete mai provato quel brivido, quel sudore freddo, quella sensazione di essere in trappola..tipo quando sei sul treno senza biglietto e vedi il controllore che arriva camminando dall´altro scompartimento, quando guidi e ti ricordi di aver dimenticato la patente a casa quando...vabbé chiaro no!

Tutti abbiamo forse anche un piccolo scheletro nell´armadio e a volte siamo andati vicini a che quell´armadio si aprisse...

Anche io ho il mio scheletro nell´armadio. Ebbene si, non sono un santo, e ho deciso di pubblicarlo qui pubblicamente (ahhh, ecco da dove nasce il verbo "pubblicare"..)

Il mio scheletro precisamente si trova nel garage del palazzo per le biciclette..ebbene si, il mio scheletro é la mia bicicletta. Mi vergogno quasi a dirlo, ma i freni dietro non funzionano!!!...

Per coloro che hanno ancora un minimo di stima in me, proveró a spiegarvi meglio.

Ogni mattina della scorsa settimana la polizia si é messa in campo con tutte le sue forze al fine di fermare e controllare incauti/sconsiderati/pericolosi/loschi ciclisti per le strade di Aalborg.

Per onor di cronaca ho avuto in + di un´occasione la fortuna del criminale principiante. Una volta i due poliziotti vicino al ponte si stavano mangiando un panino, e una seconda volta si erano posizionati dalla parte opposta..cioé gli sono arrivato da dietro!!

L´obiettivo era quello di controllare che 1) le biciclette non fossero rubate. Per questo veniva controllato il numero del telaio di ogni bici 2) le biciclette fossero in regola (freni, luci etc...sinceramente nn so cos´altro..)
Allo stesso tempo controllare che nessuno passasse col rosso, nemmeno in quelle strade dove il rosso é principalmente per le macchine e non ha senso fermarsi come ciclista...
Poi vabbé, se mentre la polizia fa una retata del genere, e tu pirla attraversi sulle strisce pedonali col rosso davanti a loro...é chiaro che ti fanno la multa!! (visti diversi)

Il giornale ha prontamente riportato i numeri dell´"Operazione Girardengo", e il blog ve li riporta a sua volta prontamente:
"Solo alcune bici sono risultate rubate e 1 motorino. 54 sono stati segnalati per correre troppo veloce col motorino" (mentre erano lá x le bici...giá che c´erano!), "60 ciclisti sono stati multati per passare col rosso e 51 perché andavano o sul marciapiede o nelle zone pedonali". Le multe si aggirano sui 70 euro

Il blog, a differenza del giornale, é riuscito a catturare alcune immagini in lontananza di questa segreta operazione della polizia che si é svolta alle prime luci dell´alba (ps: nn fa testo, qua la luce alla mattina arriva alle 8 circa...)

Eccole in anteprima:


Tremate anche voi, incauti ciclisti...confessate finché siete in tempo!!

sabato 6 novembre 2010

La sindrome dell´omino rosso


Cos´é "la sindrome dell´omino rosso", quali sono i sintomi e come si cura? ovviamente nel caso si voglia curare, si perché si puó anche decidere di conviverci con essa...

Vi siete mai fermati al semaforo rosso per i pedoni (l´omino rosso appunto)?

Se non vedete nessuno nel raggio di Km o centinaia di metri cosa fareste? risposta semplice. Si attraversa, chi bisogno aspettare!!!

Avete peró mai provato di trovarvi nella stessa situazione ma con al vostro fianco o dall´altro lato una o + persone ferme che aspettano? Cosa fareste in quel caso?

Non so voi, ma quando mi é capitato, mi sono fermato e ho aspettato. Magari pensando tra me e me "ma guarda sti babbioni...ma chi stiamo aspettando!!", ma pur sempre rimanendo fermo e aspettando l´altro omino, quello verde.

La si chiami come vuole, alcuni psico-studiosi la chiamano "group thinking", ma la sostanza é la stessa. Da soli ci comporteremmo in un modo, ma in un piú o meno definito gruppo, i nostri comportamenti si alterano.

Dove voglio arrivare?

Un attimo, ho appena iniziato...

Ho deciso di chiamarla sindrome e penso che la stessa cosa la si puó applicare alla nostra societá. Spesso, se non siamo abbastanza forti psicologicamente oppure se non abbiamo certi fondamenti di base, tendiamo a comportarci come fa "l´altro".

Se il vicino non fa sempre la differenziata, penso "ma perché devo usare il mio tempo e farla io", oppure "ma perché devo camminare 500 metri ogni sera per buttare una bottiglia vuota di lambrusco"...
Se il collega naviga su internet, spesso penso, "ma si dai, fammi vedere che succede in webcam in piazza a Moena..:"
Se l´auto accanto a noi ci taglia la strada, ecco che alla prossima uscita "gliela ritaglio"...

Prendiamo l´esempio dei tifosi italiani. Nei nostri stadi si scannano, appena all´estero si compartano da foche ammaestrate. Anche senza divisori, non si azzardano quasi manco ad urlare al giocatore avversario che si accinge a battere il corner!

Quello di cui ho paura per la mia amata Italia é che, dopo anni bui per la morale collettiva, lo standard si sia abbassato pericolosamente. Il senso etico/civile, il buon senso insomma ha subito un duro colpo. Quello che non "si dovrebbe fare" lo si fa, "tanto lo fanno anche altri", e magari vengono pure premiati (es condoni vari).

Non voglio esagerare con questo post e queste tematiche. Non voglio cadere nell´ovvio, anche se forse ci sono giá. Non voglio dare lezioni, anche se forse le sto dando. Il mio obiettivo é solo quello di riflettere sull´omino rosso. Mi é capitato, e mi sono accorto che non sempre mi comporto in un certo modo perché "sono io". Tante volte attraverserei con l´omino rosso. Non lo faccio se ci sono altri, per un senso di rispetto nei loro confronti. Loro son fermi, e mi fermo pure io, altrimenti sarebbe come dirgli "svegliati pirla, io vado avanti!" (ps: lo faccio se piove e se sono in forte ritardo...:D ).

Per questo motivo é fondamentale in una societá mantenere alto, o medio alto, questo standard, che funziona come da collante, lá dove la legge non puó legiferare, altrimenti ci vorrebbero poliziotti un po ovunque e leggi per ogni minima trasgressione. Forse é anche per questo che abbiamo cosí tante leggi, perché appunto non siamo il popolo + "autonomo" al mondo...

Non penso sinceramente che di base i danesi abbiano + senso civico di noi. Anzi...(ci si faccia un giro davanti ai Mc Donald pieni di cartacce per terra). La differenza é che il collante tiene ancora bene. Si sta "scollando"anche qua penso, ma non cosí velocemente come da noi. Magari prendi un danese e lo metti in Italia (sto generalizzando) ecco che dopo 2 settimane si mette a saltare la fila anche lui...

Per ora basta direi. Non é l´orario migliore per scrivere di certe tematiche, quando si viene da un "aperitivo danese" e si va verso un "compleanno danese"...

ps: un´altra volte forse potremo parlare dei sintomi e della cura...sinceramente ora non ne ho idea! (e chi sono, Paolo Crepet....!)

domenica 24 ottobre 2010

Cronaca Nazionale - Giornalisti Arrabbiati vogliono un incontro con la direzione

I giornalisti delle rete nazionale TV2 esigono un incontro con la dirigenza per comprendere le ragioni che hanno causato il taglio di alcune immagini in cui il Primo Ministro Rasmussen appariva piuttosto arrabbiato con il giornalista che lo aveva "attaccato" verbalmente con alcune domande "scomode".

Il sospetto é che la dirigenza sia stata indotta alla scelta da una qualche "pressione dai piani alti".

L´intervista riguardava lo scandalo di alcuni pagamenti "gonfiati" ad ospedali privati per accogliere i pazienti che avevano liste di attesa troppo lunghe.

La segreteria del primo ministro ha voluto sottolineare che non é stata fatta alcuna pressione per tagliare la sequenza incriminata.

Tuttavia il rappresentante del sindacato dei giornalisti vuole un incontro chiarificatore. "Non é un bene", giustifica, " per i giornalisti avere questa sensazione di stress da incertezza, ed é perció findata la nostra richiesta di capire il perché la sequenza sia stata rimossa".

Il direttore generale si giustifica che la clip incriminata non ha alcuna rilevanza per il caso degli ospedali privati. "Si trattava solo", precisa lui, " di un momento in cui il premier non aveva voglia di essere ripreso, dato che l´intervista sarebbe dovuta iniziare di li a poco, e non voleva essere ripreso in quel momento".

Si attende nei giorni prossimi una conferenza stampa della direzione di TV2.

mercoledì 13 ottobre 2010

!! Censura !!

Il contenuto del precedente post dal titolo "Un uomo un perché" e il connesso video sono stati rimossi in quanto hanno violato la politica del suddetto Blog.

Ce ne scusiamo con gli interessati.

In caso di ulteriori malservizi si prega di contattare la proprietá al numero verde 800 435 435

mercoledì 22 settembre 2010

Italian lesson

Eh lo so il tempo passa e il blog rimane fermo...ma capita. Ora che l´estate é finita (tutto é relativo) penso ci sará piú tempo. E´un po come al mio paese. Quando c´é la fiera a settembre e ci sono i fuochi artificiali finali, quando si sentono (non vedono) gli ultimi tre botti forti, sordi, ma senza luci, ecco che significa che la fiera é finita, l´estate se ne va...e ci si avvia al freddo inverno padano.
Beh direi che qua é la stessa cosa questa settimana. Domani 20 gradi e poi si va a picco...

Ma non pensiamoci. Parliamo piuttosto di un aspetto che trovo simpatico della Danimarca. La passione per l´Italia e in particolar modo la passione per la lingua italiana.

A volte quando mi arrabbio o qualcosa mi scoccia "scancaro" in italiano, ma da un po di tempo a questa parte son passato al ferrarese...ho infatti realizzato che vi sono tanti (troppi) che capiscono e parlano italiano, perfino quassú ad Aalborg. E questo non ha nulla a che fare con gli Italians sparsi per il mondo, ma invece con...

Sembra che tutto sia nato dopo un film: "Italienske for begyndere" (italiano per principianti). Ne avevo parlato quando avevo accenato al dansk humor (http://fugadeicervelli.blogspot.com/2008/04/danske-humor.html). E´la storia di un gruppetto di danesi che vuole imparare l´italiano per hobby o altri motivi (uno perché tifoso della juve dei tempi di laudrup...x intenderci).

Da quel momento c´é stato il boom. Nella sola Aalborg (130.000 abitanti), a occhio e croce, conto almeno una ventina di classi (da 6-7 fino 13-14 alunni) serali o pomeridiane. Principalmente sono anziani in pensione che vogliono tenersi attivi, ma non solo. Si va dalla ragazza che ha il fidanzato italiano al signore che ha appena comprato casa a Lucca...

Ovviamente vi sono diversi livelli. Per svago e curiositá ho partecipato in passato come "guest" in alcune classi (star?). E´stato divertente osservare un gruppo di arzilli vecchietti (quelle volte la media era 64.3 anni) discutere di temi attuali nostrani e dei loro compiti a casa. Anche qui i temi sono svariati e dipendono dalla scelta del maestro. Se il maestro si vuole dare una botta sui c... ecco che si parla di politica, altrimenti anche cibo, dialetti, tecnologia (altra botta sui c...)

A volte facendo il cameriere mi "imbatto" in clienti che hanno la smania e la voglia di mostrare che possono comunicare con me. Anche se molti ancora pronunciano "bruscetta" anziché "bruschetta" devo ammettere che a volte rimango piacevolmente sorpreso. In piú, come dicevo all´inizio, é apprezzabile che molta gente ci metta cosí tanta passione ad imparare la nostra lingua che....detto tra noi...a livello globale e in ambito lavorativo non vale molto (se non consideriamo Eritrea e Somalia, ci sono molte + persone che parlano portoghese che italiano oggigiorno).

Il Blog ha raccolto per voi la testimonianza in diretta di due rinomati professori di italiano ad Aalborg. Dato lo scoop e la delicatezza del tema, possiamo nominare solo le loro iniziali, GG e LDA.

LDA, maestro di lunga data, che ne ha viste tante nella sua carriera, ci ha confidato che:

"È affascinante vedere quante persone dai più svariati walks of life vogliono imparare la nostra lingua. Il loro interesse si rispecchia naturalmente nei simboli che vengono associati al Belpaese, nel bene e nel male. Il turismo sembra comunque essere il motore trainante della scelta della maggior parte degli allievi. Ma non solo. Anche la cultura. La musica. Per esempio ho un allievo che ha imparato l'italiano anche grazie ai libretti delle opere liriche!"

Ed ora GG ci descrive il suo piacere nell´insegnare la lingua di Dante a questi simpatici Vichinghi, che tra l´altro é diventata la sua principale occupazione...(eh GG...hai trovato la Danimarca, anziché l´America... :DD )

"Entro in classe per la prima lezione e guardando queste persone che sorridono gesticolano e e cercano di imitare espressioni italiane.. capisco subito che sará un piacere passare del tempo a insegnare la mia lingua"

Chiudiamo questo post che apre la stagione Autunnale con alcuni spunti che la testimonianza di GG ci offre :P

Parlare, gesticolare, imitare etc...avete mai sentito uno straniero che prova o pretende di parlare italiano? (chissá, potrebbe essere una nuova indagine del Blog) Beh a me capita spesso sfortunamente. Le braccia, le spalle, a volte perfino le gambe si muovono in una maniera innaturale...ma dico, ma che siamo!!!? é sí provato scientificamente che siamo imbattibili a muovere il nostro corpo quando parliamo, ma riusciamo anche a parlare bene senza dover fare il "gesto del carciofo" ogni due frasi...

Guardate queste due chicche per farvi un´idea di cosa sto parlando...



(tralasciando che in questa seconda clip facciamo anche la figura dei pirla...)

mercoledì 11 agosto 2010

Latin lover? :)

Questo é il titolo di un articolo su un giornale intitolato: "Avanti". (che non é un giornale comunista, ma una semplice brochure che danno nelle concessionarie Fiat qua in Dk)

Questo giusto per darvi il contesto. Iniziamo con la traduzione (pensate cosa faccio per voi miei cari lettori...mi sorbisco una full immersion in Danese alle 22 di sera...ps : semmai ci fossero danesi all´ascolto, vi dico anche che alle 22 di sera le traduzioni vengono fatte un po alla "carlona", come si dice dalle mie parti!)

"Milioni di donne hanno questo mito del Latin Lover, ma chi é questo latin lover nella realtá?

I lettori fissi di Avanti sanno bene che io sono pazzo per l´Italia. Io amo alla follia tutto quello che viene dallo "stivale"...tutto!
Amo talmente tanto l´Italia, che a volte amo perfine quelle cose che non si dovrebbero amare di essa. Amo perfino il fatto che nella storia della Repubblica il governi vengono scambiati alla velocitá con cui ci si cambia il vestito (Se lo sentisse Silvio, l´uomo dei lunghi governi... Cmq classica la frecciata sulla politica. Sigh!)

Trovo perfino charming il fatto che la corruzione e il nepotismo siano fattori presentissimi nella vita di tutti i giorni. Penso sia romantico che ci voglia 1 mese per farsi una connessione internet, o una settimana perché una lettera raggiunga Roma da Milano. I love it!

Ma c´é una cosa che mi sto stancando di sentire: il mito del latin lover! Le donne quassú al freddo Nord hanno spesso sussurrato e sognato negli anni quest´ uomo sensuale dalla carnagione scura. I film, la letteratura, i gossip spesso parlano di quest´uomo dal Mediterraneo, ma chi é alla fine colui?

In maniera piuttosto semplice, si puo dire che il bambino italiano cresce nelle braccia della sua mamma, e da qui inizia giá durante il suo sviluppo a sentirsi un po come un dono di dio per le donne. Ogni giorno la sua amata mamma gli ripete che lui é qualcosa di speciale, e allo stesso tempo inizia a notare come alle sue sorelle o alle altre donne e ragazze attorno a lui vengano assegnati sempre i compiti + ingrati in casa e fuori. Tutto questo mentre lui spesso é fuori a giocare a calcio, pettinarsi, guidare il suo scooter e farsi figo.

L´industria italiana della moda ha fatto della bellezza dell´uomo un canone di bellezza su scala globale. E´inoltre accettato sin da giovani come un qualcosa di comune il fatto di guidare in motorino e gridare qualcosa alle ragazze che si incontrano (complimenti o altro..).

Al loro cospetto, i noiosi ragazzi del Nord Europa sono quindi giá all´inizio qualche passo indietro rispetto ai loro coetanei italici..

Una ricerca ha fatto emergere come una buona parte delle ragazze scandinave, che ha ammesso di trovare gli italiani come i piú sexy al mondo, ha poi affermato che spesso in pratica lo loro "diretta" esperienza ha mostrato tutt´altro risultato/esperienza...
Opposti risultati per i noiosi scandinavi, quando si tratta di "contatto piú ravvicinato in camera da letto...

Si potrebbe quindi dire che gli italiani promettano piú di quello che riescono a mantenere, e che i nordici possono dare molto piú di quello per cui appaiono!"

Vabbé, questa era la sua opinione. La rezioni sono personali: c´é chi potrá pensare "Welcome to 2010!!", o chi invece penserá " in effetti mio fratello sin da piccolo..."

Potrete pensare magari che é un danese frustrato a cui un italiano ha fregato la ragazza (un po come Lothar Mattheus!!), oppure un semplice osservatore del Bel paese...

Sinceramente non so. Mi forse un bel mix di tutto questo.

Vi lascio con due chicche, stando in tema di sex symbol!! :

un fotomontaggio (sará cosí?? :D ) fatto da un caro amico in Erasmus: (ciao Fabioooooo)



Una canzone che si intitola "Lækker", che in danese significa "figo/a". Non sapevo cosa cercare per darvi un´idea di cosa ci sia nella mente dei danesi quando si parla di figo/sexy/ hot... (:D lo si prenda come scherzo!)


venerdì 23 luglio 2010

Regole

(Tratto dall´ultimo numero di Internazionale)

Le regole: Italiani all´estero

1) Impara "O´sole mio: prima o poi ti chiederanno di cantarla"

2) Quando cerchi un ristorante italiano, evita quelli che espongono la bandiera ungherese

3) E´ inutile tentare di parlare di calcio con un americano, o non parlare di di soldi con un cinese

4) Qualunque fosse il tuo lavoro in Italia, ora sei il miglior cuoco del tuo entourage

5) Se la conversazione si sposta sulla politica, fingi di essere svizzero


Una piccola aggiunta, alla quinta domanda del tipo "ma perché voi...", come ad esempio, "ma perché gli italiani votano Berlusconi" etc, rispondete con un "ma perché non ti fai un po i cazzi tuoi..." (Copyright 883, "Pappagallo", M. Pezzali & C. Repetto, 1993)

ps: alcune foto per incentivare il turismo verso la Danimarca ;) Si tratta di una regata internazionale con navi (+ o meno) storiche.


sabato 26 giugno 2010

A casa!! ma io rimango qua...


Il titolo di questo post sembra mistico, ma in solo 2 righe vi spiego a cosa sto pensando.

Ce ne torniamo a casa mestamente dal mondiale. Mentre 4 anni fa quando ero Erasmus avevo raccontato la gioia e il divertimento di essere campione del mondo in un contesto internazionale come questo, ora mi tocca dire quanto sia scocciante uscire in questo modo stando all´estero.

Giá perché finiti i titoli di coda e le polemiche, si va tutti a casa, e si ricomincia, come da un lato é giusto che sia.

C´é invece peró chi rimane qua. E chi rimane qua si dovrá sorbire per 4 anni qualche umiliazione. Perché un´umiliazione é stata. (ps: devo ancora incontrare il mio amico slovacco, e mó che gli dico!!).

Ogni persona é un potenziale "sfottitore", dal cliente all´amico, all´amico occasionale, fino al fruttivendolo... ;)

E in piú, "tu" non puoi piú vantarti del fatto di essere campione del mondo, o comunque di giocare un buon calcio. Quindi, rimarranno le etichette storiche come mafia, spaghetti e "o´sole mio!", ma scomparirá quella del calcio.

E´giá da un pó a dir la veritá che siamo scomparsi (Inter a parte...anche se lá non c´erano italiani...). Qua, come in molte altre nazioni dove il calcio é si una passione ma non certo un vanto, dominano alla grande premier league inglese, e a ruota la Liga spagnola.

Il nostro calcio é considerato difensivista (a torto o a ragione), ma soprattutto non piacciono i nostri giocatori. E come dargli torto!!! Guardando le partite ai mondiali era troppo spesso una polemica, un aprire le braccia e un cadere troppo facilmente...tutto ció si ripercuote sulla vita di tutti i giorni. Capisco sempre meglio perché quando un danese ( o di qualsiasi altra nazionalitá a parte, San Marino, Cittá del Vaticano e Svizzera-Canton Ticino) prova a parlare italiano tende ad allargare le braccia ed usa un tono di "autocommiserazione" (non chiedetemi nel dettaglio cosa voglio dire, non lo so nemmeno io. Quando ci vediamo ve lo mimo).

Io non sono certo un santo, e non miglioro la nostra reputazione... ;) Quando giochiamo a calcio, se c´é la situazione, mi lascio cadere in area... :DD (ps: per poi rialzarmi ovviamente, dato che si é tra amici!)

Vabbé comunque é andata. Ora mi tocca per tifare per Capello, e come seconda scelta Rosetti. Forse per i prossimi 4 anni potró rifarmi dicendo di "avere gli arbitri + bravi del mondo"....

ps: ho scritto questo post in 2 momenti. Poi ieri l´ho incontrato il mio amico Slovacco. Non ha infierito, anzi mi ha lasciato una perla su cui riflettere: "si siamo passati, ma questo non abbasserá la bolletta della luce!"

...pragmatismo slovacco... ;)

domenica 13 giugno 2010

La sindrome dell'emigrante

Sono giunto a questo teorema dopo ormai 3 anni che vivo qua, dopo alcune discussioni con altre persone sulla "mia stessa barca", e dopo una specie di conferenza a cui ho assistito una volta vicino a Copenhagen riguardo i cosiddetti "expatriates". Gli expatriate sono coloro che si spostano per lavoro, possibilmente con la famiglia. Lontani anni luce dai nostri connazionali con la valigia di cartone che partirono per terre lontane. Qua si tratta di ingegneri, managers, dottori etc..

Comunque. E' stato dimostrato, o forse è stata condotta un' indagine su quelli che sono i "tipici" sintomi di una persona che vive all'estero (da almeno 1-2 anni). Questa che segue è la mia interpretazione.

Si inizia con una fase di estasi. Molte cose sembrano migliori di quello a cui si era abituati "a casa", così come i comportamente della gente, e altri fattori a seconda ovviamente di quale nazione stiamo parlando. Dura all' incirca meno di 1 anno.

Devo ammettere che è stato così anche per me. Soprattutto durante il mio erasmus in Danimarca ero impressionato da questa nazione, da questa cittadina e dai suoi abitanti. Tutto era rose e fiori. La gente gentile e cordiale per strada, bambini che raccoglievano le margherite nei prati, giovani fidanzati che insieme andavano lungo il fiordo sui rollerblade, tenendosi per mano etc...

La seconda fase la potremmo chiamare, "il risveglio". Ci si inizia a rendere conto di dove si è capitati, si iniziano a riscontrare i primi difetti del posto, del sistema in generale. Si è un pochino abbattutti, perchè l' idillio è terminato, anche se l'estasi continua, ma gradatamente scende.

Vero anche questo. Forse il mio idillio ha iniziato ad incrinarsi quando ho visto persone gettare cartacce x terra, o altri tenera l' auto accesa senza motivo....vi ricordate il post? (http://fugadeicervelli.blogspot.com/2007/10/pctaimsaml-day.html)

Si arriva poi allo "scontro culturale". Le cose che non si sopportano diventano troppe, si esagera addirittura. Magari cosucce da niente, o a cui nemmeno si badava, diventano ora un fastidio insormontabile. Si inizia a rimpiangere la madre patria, qualunque essa sia. DImenticandosi di pregi e difetti, anzi inizia per assurdo una fase di estasi all' incontrario x la madre patria!!!

Sono entrato in questa fase quando, una volta entrato in fase 2(il risveglio), guardandomi in giro, e abbattutto dalla mancanza di stile nel vestire di alcuni, ho iniziato a rimpiangere addirittura i cosiddetti "fighetti" da discoteca italiani! si lo so...è piuttosto triste... :DDD

Arriviamo ora ad una fase, che per alcuni può essere considerata l'ultima, perchè o la si supera e si accettano le cose così come sono, o si fan le valigie e si torna a casa. La fase del "soliloquio". Ho deciso di chiamarla così perchè sostanzialmente sei tu che devi parlare con te stesso in maniera onesta e dirti: "ok, qui siamo e qui stiamo vivendo al momento; a cosa cavolo serve criticare a rimpiangere da dove vieni? e si sa, che la distanza fa apparire tutto + bello, come un/una miope che vede una/uno bruttino/a da lontano...

Dove sono io?

Mah, forse ho iniziato l' altro ieri il soliloquio o forse no. Sono in una fase transitoria direi, tra la critica e l'accettazione, allo scopo di trovare un attimo di stabilità, anche per puro quieto vivere direi!

E' sempre bene non sputare nel piatto dove si mangia, e nemmeno (ora sto vaneggiando) "fare la scarpetta" nel piatto dove si era sputato...Forse anche x questo avevo scritto quella serie di post "To be or not to be Danish" volume 1 e 2. Si trattava sostanzialmente di una riflessione a voce alta (o meglio "riflessione tramite lettere") sul mio IO ed a che punto ero/sono!

Vediamo se, ma soprattutto come, continuerà il mio soliloquio...

martedì 18 maggio 2010

Mamma Rai, Zia Mediaset e l'Italia

E' ormai tardi, stamattina mi son alzato presto, però è anche tanto che non ho scritto sul Blog. Devo fare qualcosa!

Non riesco a scrivere un lungo post, ma vorrei fare parlare delle immagini. Anche perchè le immagini sono il tema indiretto di questo post e con loro la TV italiana. Lo so, è come sparare sulla Croce Rossa. Tuttavia la TV italiana è da sempre stata la spina dorsale della nostra società. Dai programmi didattici per diffondere la lingua italiana da Sud a Nord a Sud fino alle + odierne fiction e robe varie...

In matematica se si inverte il numero degli addendi il risultato non cambia. Non vale per la nostra TV e quindi un po la nostra società.

Questo è il primo addendo (marzo 2001):



E questo è il secondo (siamo nel maggio 2010)



Dunque, sono passati 9 anni, poche o molte cose son cambiate. A seconda dei punti di vista. Nei due spezzoni si dicono bene o male le stesse cose. Cosa cambia allora?

Beh, dopo il primo, Luttazzi fu radiato dalla Tv pubblica e querelato per milioni (di euro). Ci furono interrogazioni parlamentari ("uso criminoso della tv"), fino al famoso editto bulgaro.

E dopo il secondo spezzone, la scorsa settimana, che cosa è successo? forse mi sbaglio, anche perchè i giornali online nn sono la miglior fonte di informazione, ma non mi sembra di aver letto e/o sentito nulla. Perchè questa differenza di reazione?

Forse la soluzione ce la possono dare altri due video. Anche qui, uno recente e uno meno.

Primo addendo: (circa 1985)



Secondo addendo (ogni sera):



E qui chiudo, ognuno è libero di dare la sua interpretazione a questi video...

Almeno qui il risultato è uguale: gnocche erano e gnocche rimangono!!! :DDD

martedì 27 aprile 2010

Il popolo più felice al mondo

Devo ammettere che non posso certo lavorare all'Ansa di sto ritmo, dato che questa notizia è uscita circa 2 o 3 anni fa...cmq, come si dice, meglio tardi che mai!

Una "recente" ricerca sociologica ha dimostrato (queste cose non si possono dimostrare direi)...dice che (una ricerca non parla)...non mi viene il verbo....cmq, secondo una ricerca tra le popolazioni del mondo, la Danimarca è risultata essere la nazione con gli abitanti più felici del pianeta. Come è possibile direte voi? e come è possibile direi io??

Proviamo ad analizzarne le cause.

Ho trovato un video su youtube che può dare lo spunto a questo post. Purtroppo è solo in inglese.



Breve e non ufficiale sintesi del video: ci si chiede quali possano essere le scelte + gettonate tra i posti + felici al mondo. Un paradiso tropicale, una fantastica cittadina sul mare etc...no, secondo uno studio è la Danimarca il posto + felice al mondo. Ma come è possibile che un posto del genere vinca? Il video usa testualmente gli aggettivi: fredda, piovosa e "unspectacular"!!!! Questa è la Dk! Ma quindi come è possibile, nonostante le supermodelle locali?. Lo studioso prova a ricercare le ragioni di questo nella Jante law (il Blog ritornerà su questa approfonditamente nei prox post). In parole molto semplici, la società è basata sull'egualitarismo. Tutti sono uguali, più o meno...uno spazzino può vivere tranquillamente in un quartiere borghese, con un buon standard di vita. Così come un discendente di un principe preferisce lavorare come falegname piuttosto che starsene a bighellonare (in inglese "to bighellon") nella villa di famiglia.


Vabbè torniamo a noi. In parte la ragione dell'egualitarismo (più o meno ripeto...ma sicuramente più più che meno, rispetto a molti altri posti) è la principale causa, ma ce ne sono sicuramente altre. Una di queste è che, in generale, ci si può fidare dell'altro (prima che arrivassero gli studenti Erasmus...!!! :DDD ). Il fatto di fidarsi, riduce lo stress e fa vivere con + serenità.

A mio avviso, questo ha fatto si che in DK siano molteplici le possibilità per fregare. Su certe cose sono così ingenui che è quasi come fregare le caramelle ad un bambino....penserebbe un cattivo ragazzo. Cosa che non sono, quindi non me ne rendo conto nemmeno io (rispondo solo in privato a domande su questo) di "dove" e "come"... :DDD

Un'altra cosa secondo me è il fatto di sapersi accontentare. Detta così suona un po banale e forse offensivo. In generale, molti dei danesi che conosco vivono una vita piuttosto normale, semplice, oppure da altri punti di vista, noiosa, soprattutto rispetto a certi nostri standard...che poi sono anche i miei, in quanto italico. Standard secondo cui "deve sempre succedere qualcosa" di spectacular (in contrasto con l'"unspectacular" del video). Forse è x questo che ci sono così tanti scandali dalle nostre parti (finanziari, sessuali, politici etc...), proprio x auto-intrattenerci!!!
E' un po questo il concetto alla base dei nostri mega esodi, oppure le code al casello vicino all' outlet della zona...deve sempre succedere qualcosa. Il weekend guai rilassarsi, bisogna uscire, fare,vedere.... :D Ripeto, non voglio giudicare e generalizzare solo. Anche io ho questa mentalità, ed è per questo che reputo estremamente noiosi certi weekend qua, quando tutti i negozi son chiusi e non c'è quasi nessuno in giro...e perchè??? perchè per i danesi il weekend è sacro (dalle 15 del Sabato) e sono o a casa con la famiglia o a qualche festa con amici


La nostra storia, la nostra cultura, la nostra natura ci hanno forse un po viziato. Vai alle Valli di Comacchio, e dici "belle!" (alla faccia dei reggiani :D ), ma poi vai alle 5 Terre e dici "Wow, ancora + belle", e poi infine, scendi ad Ischia e dici "wow, ma che roba!!!" E ora? come dice Jovanotti, "Voglio di più!"

Forse è anche x questo che girando ci sentiamo così fieri della nostra Italia, e spesso non ci sorprendiamo. Magari nella campagna Inglese hanno trovato un'antica colonnina romana e l'hanno tutta rivestita x proteggerla dal tempo, e ne hanno fatto una grossa attrazzione turistica, con bus e visite guidate...la stessa colonnina magari è anche a Roma in un parco con le erbacce ed è usata da "meeting point" x i gatti del quartiere...

Come disse un professore una volta (a volte anche se le cose son scontate, ci vuole uno col titolo di Professore, perchè tu ci pensi!) , ci si abitua in fretta a fattori come il tempo, il cibo etc...non sono quelle le cose che ti rendono felici, anche se sicuramente hanno un impatto sul tuo modo di essere! Qua il sole a volte c'è a volte non c'è. Ma quando c'è lo si vede, basta guardarsi attorno: tutti son fuori come le lucertole, a guardare in alto ad occhi chiusi!

Si dice che qua ci sia l'indice più alto dei suicidi. Mah...non so sinceramente. Sicuramente il sole ha un effetto, ma penso anche ci si abitui a ste cose. Sarebbe troppo facile: luce=felice, buio=?

X concludere. Non so questa ricerca quanto sia veritiera o meno. Non so se i Danesi sono + felici dei Cambogiani o dei Lussemburghesi. Se Harald Nielsen è più contento di Guido Rossi. Credo però che il fatto di non subire grosse discriminazioni, oppure chiamiamole "pressioni", sociali, il fatto di vivere una vita semplice e sicura, e infine, il fatto di potersi fidare, abbiano un impatto sulla propria qualità della vita.

Mi ricorderò sempre una volta. Ero ospite ad un corso di italiano x danesi, ed il professore (si eri tu Luigi :D ) chiese ad un alunno (over 60):

"ti vedo contento oggi Lars (nome inventato x la nuova normativa della privacy), come mai?"
E lui:
"Si, sono contento perchè oggi le api sono uscite dalla loro casetta!".

martedì 13 aprile 2010

La Regina


Era un mattone sullo stomaco che mi volevo togliere da molto tempo. Sin da quando una delle prime settimane da quando ero qua vidi delle bandierine sventolare su tutti i bus della città.

Era il famigerato compleanno del figlio del portiere del palazzo reale...(con tono alla Fantozzi)...

Ok dai, ovviamente sto scherzando. Ma fino ad un certo punto.

I compleanni dei reali qua si festeggiano così. E per reali si includono anche le mogli/mariti dei figli/e del regnante.

Ma ovviamente quando il compleanno è del capoccia (il regnante) allora sì che la festa è grande. Il regnante qui in Danimarca è la Regina Magrethe II.

Una simpatica vecchietta, vestita a mio avviso stile contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, che fuma come una turca, e gira la Danimarca in lungo e in largo (nn ci vuole molto) per tenere alta l'identità danese. Proprio così, questo è il suo scopo. E' una figura puramente di facciata, senza nessun ruolo politico. Un pò come il nostro morfeo Nap...ehm, come il nostro Presidente Napolitano. Un pò come una fiaba in stile Truman Show che ai danesi piace così tanto, che sono disposti a versare soldi a palate ogni anno nelle casse della Casa Reale.



Quest'anno è il suo 70 esimo compleanno e i festeggiamenti sono esosi. Questa sera in prima serata c'è uno speciale in diretta dalla Casa Reale. Otto giornalisti parlano da una sala, mentre nell'altra sala gli invitati (tutti i sindaci + alte autorità) se la mangiano. Tra una portata e l'altra ci sono intrattenimenti, canzoni etc..un pò come le cene coi giullari di qualche secolo fa. Giusto per il gusto della rediocronaca, tra i vari servizi mandati in onda: bambini di alcune scuole elementari che fanno domande alla regina, una pensionata che ha collezzionato migliaia di foto della regina, Kofi Annan che manda un messaggio di auguri etc....

E' difficile capire. Come è difficile capire i propri politici (specialmente i nostri) i loro privilegi e diritti (se non prevaricazioni). Ecco che quindi, seppur con un tono critico che non voglio nascondere, forse non voglio esagerare coi commenti. In un senso, "loro son contenti così, lasciamolì contenti così" ;)

In fondo i reali ce li avevamo anche noi e per una "congiuntura di eventi" ce li siamo tolti dai piedi. Col senno di poi chissà...

martedì 16 marzo 2010

To be or not to be Danish - Volume 2

Ed eccoci al secondo appuntamento della compilation "To be or not to be Danish - Volume 2".

Prima di far partire il disco, ci terrei a precisare cosa voglio dire. O meglio cosa ho detto ma non volevo dire. O almento, come è stato interpretato quello che ho detto.

Luca=Danese -> Sbagliato! ;)

E' un pò complicato il messaggio. Da un lato penso, cosa ci faccio qua e perchè qua? e mi rispondo: son qui per una serie di giri (in italiano corretto -> destino), ma il fatto di stare qua mi fa rendere conto che in alcune situazioni penso forse + come un danese che come italiano. Ma questo in fondo lo facevo già in Italia.

Tuttavia questo è ben lontano dal sentirsi danese ed integrato qua. Per nulla. Ecco, se dovessi cercare di spiegare questo miscuglio di sensazioni allora userei quella canzone di Gaber, "io non mi sento italiano....ma per fortuna o purtroppo lo sono!". Sarebbe stato perfetto se un qualunque Jens Pedersen (un po come il nostro Mario Bianchi) avesse scritto una canzone, "io non mi sento danese...ma per fortuna o purtroppo lo sono"...;) Cmq ritornerò su questo concetto di "Ibrido" in un altro post.

Ora continuiamo con la compilation.

Offri degli strani liquidi alcolici al mattino..
Ogni tanto compaiono, ma direi che x fortuna qua sono consapevoli del fatto che la loro acquavite faccia cagare, quindi si limitano. Tuttavia la mattina del Carnevale di Aalborg sono parte integrante della "buona colazione del campione"!!

Sei diventato un Master nel riparare bici.
Questo un po è vero, almeno in paragone a quando partii. D'altronde, se la matematica non è un opinione: bici X 300 gg l'anno -> probabilità foratura e/o altri problemi = 15 -> costo per riparare una bici = 13 euro x 15 = 115 euro.

Chiaro no?
A costo di dover passare ore nel giardinetto sotto casa, con le mani che ti si congelano e perdono sensibilità... ;)



Pensi che attraversare la strada quando il semaforo del pedone è rosso sia imperdonabile, anche quando non ci sono auto a vista e sono le 3 del mattino!
L'ho visto coi miei occhi (non alle 3 per. E' vero, anche se sono sempre più quelli che non lo fanno, soprattutto tra i giovani e non-danesi. Tipico degli emigranti...portare cattive abitudini! ;)
Cmq devo dire che spesso mi capita anche a me (sempre parlando del giorno e non le 3). E' un fatto psicologico. Se vedi uno che aspetta, ti viene da aspettare anche a te, per rispetto nei suo confronti...e per non mandargli/le indirettamente il messaggio: "ma che cavolo aspetti, non vedi che non arriva nessuno. pirla!"
Poi c'è anche il fattore padre di famiglia. Quando vedi dei piccoletti che aspettano con le loro mamme, non vorrai essere proprio tu a dargli il cattivo esempio!!!??


Consideri un viaggio inter rail sufficiente per conoscere il mondo e proclamare così la Danimarca come il centro della civiltà. Per poi ficcarti nella tua mediocrità, compiaciuto di aver saputo osare le frontiere selvaggie"!
Personalmente mi sarebbe sempre piaciuto. Poi il nostro viaggio inter-rail venne boicottato per un ennesima capatina a Ios...tuttavia è vero in parte questo. E' molto comune qua prendere lo zaino in spalla quando si è 18-19 (quindi prendersi anche un anno sabbatico dagli studi...tanto paga "mamma-stato"...) e viaggiare...
Poi vai a vedere i ragazzi che dai 25 in su hanno una ragazza e son piantati in casa a fare vita di coppia prematrimoniale e convivere già....per poi aspettare che lei magari vada dai genitori per 1 weekend al mese per sfogarsi e ubriacarsi al Sabato!!


Capisci che i Danesi non sono maleducati e bruschi come possano sembrare, solo un po più riservati di altri, ma una volta che ottieni la loro fiducia saranno amici a vita.
Questo è un hot topic. Forse son stato sfortunato, forse non li ho capiti, forse ho l'alito pesante...ma ho ancora difficoltà ad avere amici fidati tra i locali. Forse è anche colpa mia che troppo spesso mi rifugio nella comunità internazionale e in quella italiana, e che in fondo sto bene così...
Cmq è un filone aperto, e magari un giorno o l'altro....quello che è sicuro è che i "meccanismi di amicizia" son semplicemente diversi.


Accetti lo stereotipo che gli Svedesi son sempre ubriachi, i tedeschi sempre nudi quando hanno la sabbia sotto i piedi e che gli Inglesi di madelingua tendono a sorridere per nascondere l'incertezza.
Mah...questo è difficile da credere per gli occhi di un italiano. Nel senso che se un danese viene da me per deridere gli svedesi (aggiungerei anche Norvegesi) ubriachi a pochi passi da noi, non avrei difficoltà ad indicargli un altro gruppo di danesi ubriachi 2 metri più in là!!
X i tedeschi non saprei...mi viene piuttosto in mente che quando andavo al mare, loro erano sempre in acqua, con o senza mucillagine....(o alghe morte che dir si voglia)

Il momento forte della serata è il tuo hot-dog con remoulade oppure il calzone del 7/11!
Mai provato. Forse è troppo poco che son qua ma non riesco. Impareggiabile comprare una pizza dal forno che non è ancora aperto, e bussare dalla porta sul retro. Purtroppo qua non sanno. Mi ricordo una volta a Praga. Trovammo un forno e provammo ad entrare. Non se lo aspettavano e chissà forse pensavano ad una rapina. Ma alla nostra richiesta si son guardati negli occhi tra di loro (i fornai...) e avran pensato: "questo si che è un ottimo business!!! vendere mentre lavoriamo" Sarei curioso di tornare ora a Praga...forse lanciammo una moda ;)
ps: il 7/11 non esiste in Italia, e spero mai esisterà. E' una specie di Jet market...ma purtroppo non c'è APU! ;)


Pensi che chi sia "hyggeligt" (vedi primo capitolo) aspettare qualcuno nella sala degli arrivi di un aeroporto sventolando una bandiera danese.
Si lo penso. E' carino vedere questi bambini biondi sventolare delle bandierine in attesa di genitori/amici/nonni etc.
Certo fosse in Italia, magari qualcuno penserebbe a dei piccoli balilla.
Il discorso è che qua la bandiera è un segno di festa, non di appartenenza. (http://fugadeicervelli.blogspot.com/2007/11/la-dannebrog.html)





Inizi ad imprecare a quei pedoni che attraversano col rosso (vedi sopra), anche quando appunto non ci sono auto a vista!
Verissimo!!!

Danzi attorno all'albero di natale cantando canzoncine natalizie
Vero, nel senso che l'ho sentito dire. D'altronde è la tradizione. Ancora non l'ho provato e penso ne passi ancora un po prima di farlo...


Dici Skål ad ogni sorso prima di bere in compagnia, perchè non trovi niente di meglio da dire!
Verissimo anche questo. Funziona in un modo leggermente diverso dal nostrano "salute". Quando pronunci la parolina magina
Skål (che significa "brindisi") è come se i tuoi commensali si attivino magicamente e inizino a urlare e bere...almeno x i prossimi 3-4 minuti..in attesa che ad un altro venga in mente di dire Skaaaaaal!


lunedì 15 febbraio 2010

To be or not to be Danish

Spesso mi sono chiesto, ma che ci faccio io ad Aalborg...in Danimarca!??

La storia della scelta del perchè Aalborg invece di Valencia, Barcellona, Copenhagen, Stoccolma etc....la dovrei già avere scritta in qualche post passato.

Rimane comunque la domanda. Ma perchè sono ancora qua? e ripeto, in Danimarca!!!! E sicuramente, il posto (Danimarca invece di Australia x buttarne una lì a caso...) rende ancora più "intrinseca" la questione.

Ovviamente la domanda è tutta x me. E come da buon adepto di Marzullo, sto pure cercando di
darmi la risposta. E visto che ho un blog, perchè non fare una riflessione " a voce alta"....

Io penso che qua sono perchè alla fine, in fondo in fondo, qua sono a mio agio in diverse cose. Alla fine, in fondo in fondo, penso di essere un pò danese nel modo di pensare, fare, cantare, dire, lettera e testamento...

Ne ho la conferma col passare del tempo; più conosco i danesi, coi loro pregi e difetti.

Tempo fa ho trovato da qualche parte, mi pare facebook, un gruppo dal titolo "Sei un vero
Ferrarese se...", e tra varie hit degne di nota:

1) ...se per te Spal fa rima con ...aial!

2) Odi i Lidi Ferraresi ma ci vai tutte le estati tutti i weekend

3) ti tocchi se vedi una prinz verde targara ROVIGO (sorry Rodigini/Rovigotti all'ascolto)

4) etc...

Mi sono convinto che ce ne dovesse essere uno simile anche per il danese. C'era! Mi sono così messo alla "prova", x vedere quanto rientrassi in questa sorta di test e capire se le mie supposizione sono sensate.


Il titolo del test è: "Ti accorgi di essere stato troppo a lungo in Danimarca quando..."

- Pensi non esista il cattivo tempo, è solo una questione di abbigliamento sbagliato
Vero. Te ne devi fare una ragione, altrimenti devi diventare un orso per sopportare 2 mesi sotto zero! Saluti i tuoi amici verso Novembre e li rivedi ad Aprile!

- Pensi sia normale incontrare una ragazza al pub/disco, accompagnarla alla sua bici e pedalare con lei a casa sua Mai capitato. Ma dopo aver visto bambini e cani su alcune bici modello sidecar, forse tutto è possibile...alla faccia delle Cabriolet!

- Pensi sia maleducato sedersi a fianco di qualcuno in autobus/treno se c'è un altro posto a sedere libero distaccato.
Verissimo. Provato e pensato. Più che maleducato, pensavo "ac do ball"

- Vai al supermercato e compri tre birre buone e 10 di bassa qualità
Mmm...forse è vero, anche se io son sempre stato un estimatore della Fink Braun (made in LIDL)

- Credi veramente che la distanze tra Copenhagen e Aalborg sia immensa
Una volta un poliziotto mi ha fermato al confine con la Germania, e mi ha chiesto dove ero diretto. Ho risposto "Aalborg", e lui "Wow, è un viaggio lungo allora". Tempo impiegato: 3 ore!!!!

- Quando un estraneo ti sorride, tu pensi: a. è ubriaco b. è matto c. è inglese d. è a/b/c assieme

Azz...io pensavo mi sorridessero perchè un po attraevo...nn immaginavo pensassero venissi da Manchester o giù di là!

- Non è eccessivo spendere 100 euro in alchool in una sola serata
Conosco tanti italiani che...

- Pensi che le vacanze x qualche ricorrenza religiosa significino "devastiamoci"!! Mmm..non personalmente, ma in effetti nn mi spiego tutte ste vacanze religiose (perfino l'Assunzione!!!) quando a loro della religione (e anche alla maggioranza degli italiani) non gliene frega una H

- Usi "Mmmm" in mezzo alle conversazioni
Vedi http://fugadeicervelli.blogspot.com/2009/06/ho-deciso-tempo-fa-ci-ho-messo-un-po-di.html

- L'affermazione "Si" è più un respiro
Vedi http://fugadeicervelli.blogspot.com/2009/06/ho-deciso-tempo-fa-ci-ho-messo-un-po-di.html

- Inizi a pensare che se non fosse per lo sforzo della Danimarca, il mondo collasserebbe. Ti senti in effetti in un certo modo importante. Un po come tutti, in tutte le nazioni...se non fosse che la Danimarca ha 5.5 milioni di abitanti....

- Ti interessi sempre di + nella percentuale di alchool che nel nome del vino
A volte mi viene il dubbio che valga x i clienti del ristorante dove a volte lavoro. Quando fanno l'assaggio molti si atteggiano a Somelier: fanno roteare il vino, lo annusano, e poi soddisfatti mi dicono sempre "det er godt" (è buono). Non voglio sottovalutare nessuno, ma non penso nemmeno che Aalborg sia la città dei Somelier danesi...
Comunque, detto sinceramente, quando si fanno cene da amici e/o robe varie quella è la regola che si segue. Mi ricordo che avevamo trovato un liquore alla ciliegia qua che costava quanto i suoi gradi, 14 Kr...
- Ti sembra naturale indossare abiti sportivi e uno zaino ovunque
Alla grande. Con la tuta ci farei tutto se potessi... ;)

- Capisci che il significato della vita ha qualcosa a che fare con la parola "hyggelig" (intimo/accogliente/carino/ etc...)
E' una parola difficile da tradurre. Ma è vero: tutto e niente può essere hyggeligt. Una casa, una festa, un incontro etc...a volte diventa quasi un modo x attaccare bottone oppure per iniziare una conversazione quando ci si rivede..."oh det var saa hyggeligt!" (oh, è stato così bello/carino etc..)
Tutto è hyggeligt in fondo. Il tipo della filosofia "hyggelista" è una candela accesa....anche d'estate!!!!

- Pensi che non sia strano che nessuno passi a farti visita senza invito, e tu stesso non ti immagini nemmeno di visitare qualcuno senza prima preannunciarlo
Verissimo. Sono anche io un estremista del protocollo delle visite. Scherzo...ma cmq non amo fare improvvisate, e anzi, se sono in anticipo (cosa rara) preferisco fare un giro in + dell'isolato, da buon danese!!!
Questa cosa però agli estremi rompe. Nel senso che sembriamo tutti dei manager super impegnati. Ormai si parla calendario alla mano (che mi sono rigorosamente comprato): "Puoi tu nella settimana 8? (si conta a n° di settimane) - No, cosa ne dici del Venerdì in settimana 10?"...e così via, fino a beccarsi in settimana 21!!

sabato 9 gennaio 2010

Capo Aalborg

Prima di tutto, buon primo decennio del terzo millennio!

Quest'anno non c'è stato il discorso della regina/re sul blog come l'anno scorso (o del dittatore equadoregno come qualcuno ha suggerito), perchè aveva paura di essere strumentalizzata/o il giorno dopo sui giornali.

Sono tempi difficili per i politici... :D

Apriamo il primo post del 2010 con un corto bollettino metereologico. In fondo questo blog è come un camaleonte. Possiamo assumere le sembianze di Report, con indagini, oppure di Buona Domenica, con qualche gossip e stronzate varie, altre volte di Quark, con discussioni sulla società e cultura, altre ancora di Turisti per caso, con informazioni turistiche, oppure infine di Anno Zero, con riflessioni politiche.

Questa volta è il turno di Geo & Geo!

Spesso mi è stato chiesto se nevicava tanto in Danimarca. Io rispondevo sempre "non esageratamente, anzi non + di quanto faccia qua (Ferrara ndr)", già immaginando che il mio interlocutore pensasse più ai fiordi norvegesi che alla piccola pianura Scandinava.

Stessa cosa per le temperature. Rispondevo sempre con "3-4 gradi in meno di qua" (Ferrara ndr)

Beh, ho detto una str...ta allora, in entrambi i casi!

Appena tornato dalle vacanze natalizie mi sono imbattutto in questo: