martedì 16 marzo 2010

To be or not to be Danish - Volume 2

Ed eccoci al secondo appuntamento della compilation "To be or not to be Danish - Volume 2".

Prima di far partire il disco, ci terrei a precisare cosa voglio dire. O meglio cosa ho detto ma non volevo dire. O almento, come è stato interpretato quello che ho detto.

Luca=Danese -> Sbagliato! ;)

E' un pò complicato il messaggio. Da un lato penso, cosa ci faccio qua e perchè qua? e mi rispondo: son qui per una serie di giri (in italiano corretto -> destino), ma il fatto di stare qua mi fa rendere conto che in alcune situazioni penso forse + come un danese che come italiano. Ma questo in fondo lo facevo già in Italia.

Tuttavia questo è ben lontano dal sentirsi danese ed integrato qua. Per nulla. Ecco, se dovessi cercare di spiegare questo miscuglio di sensazioni allora userei quella canzone di Gaber, "io non mi sento italiano....ma per fortuna o purtroppo lo sono!". Sarebbe stato perfetto se un qualunque Jens Pedersen (un po come il nostro Mario Bianchi) avesse scritto una canzone, "io non mi sento danese...ma per fortuna o purtroppo lo sono"...;) Cmq ritornerò su questo concetto di "Ibrido" in un altro post.

Ora continuiamo con la compilation.

Offri degli strani liquidi alcolici al mattino..
Ogni tanto compaiono, ma direi che x fortuna qua sono consapevoli del fatto che la loro acquavite faccia cagare, quindi si limitano. Tuttavia la mattina del Carnevale di Aalborg sono parte integrante della "buona colazione del campione"!!

Sei diventato un Master nel riparare bici.
Questo un po è vero, almeno in paragone a quando partii. D'altronde, se la matematica non è un opinione: bici X 300 gg l'anno -> probabilità foratura e/o altri problemi = 15 -> costo per riparare una bici = 13 euro x 15 = 115 euro.

Chiaro no?
A costo di dover passare ore nel giardinetto sotto casa, con le mani che ti si congelano e perdono sensibilità... ;)



Pensi che attraversare la strada quando il semaforo del pedone è rosso sia imperdonabile, anche quando non ci sono auto a vista e sono le 3 del mattino!
L'ho visto coi miei occhi (non alle 3 per. E' vero, anche se sono sempre più quelli che non lo fanno, soprattutto tra i giovani e non-danesi. Tipico degli emigranti...portare cattive abitudini! ;)
Cmq devo dire che spesso mi capita anche a me (sempre parlando del giorno e non le 3). E' un fatto psicologico. Se vedi uno che aspetta, ti viene da aspettare anche a te, per rispetto nei suo confronti...e per non mandargli/le indirettamente il messaggio: "ma che cavolo aspetti, non vedi che non arriva nessuno. pirla!"
Poi c'è anche il fattore padre di famiglia. Quando vedi dei piccoletti che aspettano con le loro mamme, non vorrai essere proprio tu a dargli il cattivo esempio!!!??


Consideri un viaggio inter rail sufficiente per conoscere il mondo e proclamare così la Danimarca come il centro della civiltà. Per poi ficcarti nella tua mediocrità, compiaciuto di aver saputo osare le frontiere selvaggie"!
Personalmente mi sarebbe sempre piaciuto. Poi il nostro viaggio inter-rail venne boicottato per un ennesima capatina a Ios...tuttavia è vero in parte questo. E' molto comune qua prendere lo zaino in spalla quando si è 18-19 (quindi prendersi anche un anno sabbatico dagli studi...tanto paga "mamma-stato"...) e viaggiare...
Poi vai a vedere i ragazzi che dai 25 in su hanno una ragazza e son piantati in casa a fare vita di coppia prematrimoniale e convivere già....per poi aspettare che lei magari vada dai genitori per 1 weekend al mese per sfogarsi e ubriacarsi al Sabato!!


Capisci che i Danesi non sono maleducati e bruschi come possano sembrare, solo un po più riservati di altri, ma una volta che ottieni la loro fiducia saranno amici a vita.
Questo è un hot topic. Forse son stato sfortunato, forse non li ho capiti, forse ho l'alito pesante...ma ho ancora difficoltà ad avere amici fidati tra i locali. Forse è anche colpa mia che troppo spesso mi rifugio nella comunità internazionale e in quella italiana, e che in fondo sto bene così...
Cmq è un filone aperto, e magari un giorno o l'altro....quello che è sicuro è che i "meccanismi di amicizia" son semplicemente diversi.


Accetti lo stereotipo che gli Svedesi son sempre ubriachi, i tedeschi sempre nudi quando hanno la sabbia sotto i piedi e che gli Inglesi di madelingua tendono a sorridere per nascondere l'incertezza.
Mah...questo è difficile da credere per gli occhi di un italiano. Nel senso che se un danese viene da me per deridere gli svedesi (aggiungerei anche Norvegesi) ubriachi a pochi passi da noi, non avrei difficoltà ad indicargli un altro gruppo di danesi ubriachi 2 metri più in là!!
X i tedeschi non saprei...mi viene piuttosto in mente che quando andavo al mare, loro erano sempre in acqua, con o senza mucillagine....(o alghe morte che dir si voglia)

Il momento forte della serata è il tuo hot-dog con remoulade oppure il calzone del 7/11!
Mai provato. Forse è troppo poco che son qua ma non riesco. Impareggiabile comprare una pizza dal forno che non è ancora aperto, e bussare dalla porta sul retro. Purtroppo qua non sanno. Mi ricordo una volta a Praga. Trovammo un forno e provammo ad entrare. Non se lo aspettavano e chissà forse pensavano ad una rapina. Ma alla nostra richiesta si son guardati negli occhi tra di loro (i fornai...) e avran pensato: "questo si che è un ottimo business!!! vendere mentre lavoriamo" Sarei curioso di tornare ora a Praga...forse lanciammo una moda ;)
ps: il 7/11 non esiste in Italia, e spero mai esisterà. E' una specie di Jet market...ma purtroppo non c'è APU! ;)


Pensi che chi sia "hyggeligt" (vedi primo capitolo) aspettare qualcuno nella sala degli arrivi di un aeroporto sventolando una bandiera danese.
Si lo penso. E' carino vedere questi bambini biondi sventolare delle bandierine in attesa di genitori/amici/nonni etc.
Certo fosse in Italia, magari qualcuno penserebbe a dei piccoli balilla.
Il discorso è che qua la bandiera è un segno di festa, non di appartenenza. (http://fugadeicervelli.blogspot.com/2007/11/la-dannebrog.html)





Inizi ad imprecare a quei pedoni che attraversano col rosso (vedi sopra), anche quando appunto non ci sono auto a vista!
Verissimo!!!

Danzi attorno all'albero di natale cantando canzoncine natalizie
Vero, nel senso che l'ho sentito dire. D'altronde è la tradizione. Ancora non l'ho provato e penso ne passi ancora un po prima di farlo...


Dici Skål ad ogni sorso prima di bere in compagnia, perchè non trovi niente di meglio da dire!
Verissimo anche questo. Funziona in un modo leggermente diverso dal nostrano "salute". Quando pronunci la parolina magina
Skål (che significa "brindisi") è come se i tuoi commensali si attivino magicamente e inizino a urlare e bere...almeno x i prossimi 3-4 minuti..in attesa che ad un altro venga in mente di dire Skaaaaaal!