martedì 12 giugno 2012

ZAC

Ci siamo. La vita al Nord prosegue. Il blog c'è, anche se non si fa vedere/sentire.

ps: non l'ho messa io la bandiera. Ci vorrebbe un corso di psicologia per capire il senso. Mi immagino questo signore sulla mezza età, che si alza dal divano, cerca nel cassetto, e tra una candelina e altre bandierine, trova finalmente quella danese. Si mette il cappotto, scende le scale e si avvia...alla ricerca di...si quello insomma. Appena trovata, si guarda intorno, e una volta sicuro di non essere ossservato, si piega in maniera repentina ed estrae la bandierina dalla tasca. E ZAC!! la infilza non lasciandole speranza. pps: in questo articolo http://fugadeicervelli.blogspot.dk/2007/11/la-dannebrog.html mi ero dimenticato questo scopo della Dannebrog. Non è la prima volta che viene adagiata sopra rimanenze canine. A meno che non ci sia in giro per Aalborg un Serial...preoccupante!

lunedì 5 marzo 2012

Urra - Urra - Urraaaaaa




Spesso si parla di integrazione. Ma cosa é veramente l´integrazione? Ascoltando i discorsi, e parlando del tema é facile cadere nel tranello, Integrazione = assimilazione. Quale é nella pratica la differenza? Quando un non meglio identificato noi chiede ad un non meglio identificato loro di integrarsi per poter essere accettato, cosa si intende veramente?

Non é facile.

E´integrarsi la stessa cosa di dire "adattarsi a precisi usi e costumi"? Non penso.
Peró purtroppo é proprio questo il tranello logico in cui spesso si cade (io per primo) quando si prova di dare un senso oppure spiegare cosa dovrebbero fare gli "altri" per integrarsi con "noi". Giá questo modo di porre la frase sottintende ad un moto unidirezionale.

Finora nella mia vita sono stato sia dalla parte del "noi" che degli "loro". Ammetto che ció non mi ha dato maggior saggezza, ma forse una certa consapevolezza: mancata saggezza nel senso che quando sono di "qua" o di "lá", ancora uso termini o concetti, che non tengono conto di quanto sottile sia questo confine; consapevolezza, nel senso che me ne rendo conto e ci penso, ma ...finisce lí...Anche perché ancora non so dare risposte complete a certi tipi di domane:


Imparare la lingua significa essere integrati? Ma quindi imparare una nuova lingua spesso significa dimenticare la propria? e con i propri figli che fare?

E se ho una mia religione, in cui credo, per sentirmi integrato che devo fare, abbandonare la mia?
E se la mia religione ha simboli, riti in contrasto con il luogo in cui vivo?

Se le persone del luogo in cui vivo fanno cose che reputo stupide, che faccio? cerco di imitarli per mostrarmi piú simile a loro e quindi non distante? ció aumenterá le mie chance di sentirmi integrato?

Quanto devo essere simile agli altri nel mio modo di vestire? e se non mi piace?

...to be continued...


Come spesso mi accade, mi capita di affrontare certi temi qui sul blog ad orari in cui il mio cervello non é abbastanza sveglio. Sono tematiche complicate, dove la virgola sbagliata, ti puó fare passare per razzista o per buonista fuori dalla realtá.

Eh si che io volevo solo postare il video di quando poco tempo fa sono andato a Copenhagen a festeggiare i 40 anni di regno della regina.
Un evento strano per me italiano, nato e vissuto sotto la Repubblica. Un evento peró che mi ha mostrato un altro lato di questa Danimarca.

Io sinceramente ci sono andato per curiositá; per vedere un qualcosa che da noi semplicemente non c´é. Un qualcosa che stimola ca. 10 mila persone (4 mila per la questura) a radunarsi sotto un balcone in un assolato ma freddo pomeriggio invernale per salutare 15 persone (6 per la questurale), ferme ed immobili su un balcone. Altri, ahimé + famosi, almeno parlavano dal balcone. Questi guardavano e salutavano. Non una parola (x i presenti, a parte "Urrá, Urrá, Urraaaaaa").
Se avete 1.20 secondi, provate a vedere il filmato fino alla fine: ma quella signora (si vedono molte rughe quindi signora) quanto era eccitata dal fatto di poter salutare "live" la sua regina?


Ma quindi, riassumendo: questo caso, si potrebbe definire come esempio di integrazione?..oppure tentata assimilazione?...
Posso considerarmi integrato? O comunque sulla retta via?
Oppure é stato un tentativo goffo di provare ad assimilarmi per sentirmi piú accettato?


Vabbé ho capito. Meglio andare a letto.

martedì 31 gennaio 2012

Il modello danese o il modello Giuditta?



Giravano voci che i Italia i media ed i politici si stavano interessando ad un ben non identificato "modello danese" e cosí ho addrizzato le orecchie e mi sono fatto una surfatina (inventiamo proprio di sana pianta le parole qua...altro che Zanichelli!) sul web per vedere che si stava dicendo...

Era ed é proprio cosí. Modello danese di qua, modello danese di lá, ma cos´é tutta quest´attenzione? Raramente si sente nominare la Danimarca dall´Italia. E te credo!

Mi sono fatto un giro veloce su alcuni siti, conosciuti e meno, per capire che si diceva.

Ora il modello danese approda nel dibattito politico italiano, per la scelta dell'Unione di inserirne gli aspetti principali nel programma che verrà presentato in vista delle elezioni politiche di aprile. (Il Raggio.it)

"Dai virtuosi Paesi scandinavi arriva il modello “Flexsecurity”, basato su un’elevata flessibilità per le assunzioni e per i licenziamenti, abbinata ad un’estesa sicurezza per i disoccupati" (...) Ma in cosa consiste questo «virtuoso» modelo danese?:
  • accompagnamento al disoccupato
  • veloce reinserimento occupazionale
  • forte protezione sociale
  • ruolo attivo del sindacato e del mondo imprenditoriale

(... ) Non è sicuramente un modello di facile esportazione, soprattutto in Italia, in quanto richiede:

  • una Pubblica Amministrazione efficiente,
  • alti livelli di occupazione,
  • elevati tassi di scolarità.

Se qualcuno ha voglia di approfondire potete vedere i link sopra. Se qualcuno ha poi voglia di approfondire e discutere, chiunque é libero di mandarmi un´email (qui a destra).

Ma stasera non so perché non mi va. Oltre a ció penso siano parole un po sprecate. Il discorso é complicato e lungo e in 10/20/30 righe si puó solo cadere nel banale.

Se devo concludere con un giudizio lampo, io penso che questo ri e rinominato modello danese non potrá funzionare in Italia. Il motivo l´ho capito una mattina del mese scorso.

Mi stavo recando al lavoro in macchina. Erano circa le 7, era buio pesto e il meteo aveva annunciato una bufera di vento e pioggia, con raffiche a 90/100 Km/h
Ai bordi della strada di campagna che porta al paese dove lavoro, vedevo a tratti delle lucine lampeggiare e dei catarifrangenti; il tutto mentre dovevo mantenere 2 mani sullo sterzo per non rischiare di perdere il controllo dell´auto viste le raffiche, e con una visibilitá bassa per la forte pioggia.
Beh...ho realizzato che quelle lucine luccicanti e i vestiti catarinfrangenti erano di bambini di massimo 9/10 anni ai bordi della strada che aspettavano il bus che di li a poco li avrebbe portati a scuola come ogni mattina. E No, non c´era nessuna tettoia !

Ribadisco, non penso che il modello danese possa funzionare in Italia.

martedì 10 gennaio 2012

Cartolina da un capodanno danese

Buon anno e buone feste dal blog!!!

Ormai i commenti sui miei ritardi e la mia frequenza di post si sprecano...e quindi passiamo oltre per non ripeterci.

Avevo passato sinora un solo capodanno scandinavo. Dato che stavo in una casa immersa nella natura vicino alla costa, sinceramente non so quanto di tipico avesse avuto quella volta. Potevo basarmi sui miei commensali e compagni di serata, ma non potevo certo capire bene le usanze del posto come piace a me.

Quest´anno invece é stato il mio secondo, e giá dal giorno prima mi sono preparato, mentalmente ma anche documentandomi su quello che "sarebbe potuto accadere".
Niente di trascendentale, e in teoria non ci sarebbero nemmeno gli elementi per un posto spumeggiante...tuttavia il mio dovere di narratore mi impone di "riportare", di "documentare" e raccontare quello che succede qua. Potremmo discutere dell´interesse che potrebbe avere in TE che leggi, ma dato che leggi, te lo devi chiedere a te stesso...
Come diceva QUELO (Guzzanti, Pippo Kennedy Show): "la risposta é dentro di te... Ma peró é - sbagliata!!!"

17.50
Dunque, nel rispetto della tradizione la serata NON puó NON iniziare se non alle 17.50 davanti alla tv, dove alle 18 la regina terrá il suo annuale discorso. 10 minuti prima per rompere il ghiaccio e far scendere il silenzio sulle 18.00!
Quest´anno a detta di opinionisti ed esperti é stata un po deludente (e ripetitiva aggiungerei io). Parole piú usate: "Disse tider..." = questi tempi.
Un po deludente (questo parere mio, quindi di immigrato!!!) anche per il fatto che legge solo, e alza gli occhi alla fine della frase. E nonostante questo ha fatto pure diversi errori. Tutt´altro che lo sguardo prorompemente diretto negli occhi dello spettatore del nostro Giorgione nazionale!

18.25
Finito il discorso si passa alla cena. Non so sinceramente se c´é un menu di fine anno. Non ho indagato ma come da est a ovest, e da sud a nord del globo, lo scopo é stare in compagnia e fare arrivare l´ora. Un po come al cenone di Fantozzi dove la band sposta l´ora in avanti per velocizzare...

23.40
Ci siamo quasi. E qui secondo me c´é la perla della serata.
Ogni anno, alla stessa ora e da almeno 30 anni a questa parte, va in onda sulla rete nazionale lo stesso sketch inglese di un cameriere che serve al compleanno di una vecchietta un po rimbambita che pensa di avere diversi commensali alla sua tavola. Il famosissimo e famigerato "90 fødselsdag!!" (il compleanno dei 90 anni!). Per essere fini, una specie di Corazzata Potëmkin, per essere meno fini, "una cagata pazzesca"!!!




23.50
Dopo questa perla, la Tv passa ad inquadrare la piazza del comune di Copenhagen.
Che ci sará di bello qui da vedere? Un concerto? Uno show? Un entertainer? Una sfilata?
No, niente, se non una folla che tira petardi verso il centro della piazza.

23.59
Countodown..che se si vuole rispettare la tradizione é da fare in piedi sul divano con in mano lo champagne (conviene prima chiedere il permesso ai padroni di casa). Allo 00.00 si salta!!!!

24.02
Fuochi d´artificio.
Questa proprio mi ha sorpreso. I danesi vanno pazzi per i fuochi d´artificio e spendono una fortuna per questi. A dir la veritá se ero un buon osservatore avrei dovuto notare che dal 1 Dic. circa erano comparsi cointainer ai lati delle strade dove si vendevano (presuppongo legalmente) fuochi artificiali di diverso calibro (e prezzo!!!).
Una bella sorpresa, anche perché l ´immagine della cittá con fuochi stile Fiera di Portomaggiore merita.
L´altro lato della medaglia il bollettino degli ospedali il giorno dopo. 60 feriti circa, per una popolazione di 5/6 milioni, alla fine corrispondono ai 600 della nostra popolazione di 60 milioni...é proprio vero che alla fine tutto il mondo é paese...

Prima di concludere, una piccola nota sulla tv. Alla casa dov´ero avevamo modo di vedere sia la Tv italiana che la danese.
Ecco Canale 5 alle 24.25 (circa! :) )



Alla stessa ora su DR1, canale nazionale di punta (tipo Rai1):
Direttamente dalla chiesa "Vores Frue Kirke" di Helsingør, la messa di capodanno.
Resident Dj: Præsten Jens Bjerringaard

(nessun supporto visivo reperibile su youtube. Mi chiedo il perché..)

Fate Vobis!

mercoledì 7 dicembre 2011

Il Professore

Mi pare di averne accennato in alcuni post fa (in effetti con una media di 1 post al mese si puó andare a finire ad 1 anno fa..). Insegno Italiano ad un piccolo gruppo composto da 3 signore danesi sulla sessantina. Ammetto che mi piace.

Il perché é forse da ricercare in un senso di rivincita...rivincita su chi "Non crededeva in me", per quello che riguarda le mie capacitá linguistiche e ne ha sempre dubitato, non mancando occasione di prendermi in giro (si veda le lunghe diatribe sulla correttezza dell´espressione: "ho rimasto 10 euro"...ed ancora ho i miei dubbi!!! :D ).

Ho passato tante ore in camera da solo a riflettere ed esserne triste. Un vero e proprio trauma. Di quelli da abbattere un platano. A volte durante conversazioni con altre persone "temevo" di dire la mia, per paura di essere deriso, e me ne stavo zitto zitto, annuendo solo con la testa.

Ma ora quei tempi sono finiti. E´arrivato il mio momento!!!!! Come il calciatore che quando fa goal si mette le mani a palmo dietro le orecchie come per dire "non vi sento", rivolto ai quei tifosi che lo fischiavano e appunto...non "credevano in lui"...

Si lo so forse il verbo insegnare suona troppo. Ma lasciatemi un po di gloria.

Si perché per queste tre signore sono "il professore" e quando parlo e spiego loro cose mi guardano a bocca aperta. A volte a dire la veritá, la bocca oltre che essere aperta é anche un po storta...soprattutto quando dico loro cose che magari il giorno prima avevano letto diverse sul loro libro di grammatica italiana. Ma "il professore" non ha paura dei libri! La frase "si ma in italiano ci sono tante regole e sfumature. E´difficile saperle tutte. Vi capisco!" aiuta sempre. E fa sempre, o quasi, uscire il Professore da vincitore.

Cercando di fare i seri, obiettivamente cerco di limitare la parte della grammatica. Certe cose proprio non le so o non me le ricordo. Quello che mi piace sinceramente é discutere e parlare di temi attuali e soprattutto confrontare. E pensare che mi pagano!!!

Proprio questa sera abbiamo parlato di varie cose. Ma una la devo raccontare.

Ho dato loro la canzone "Italiano vero" di Toto Cutugno. Un po per ridere, un po per ascoltare un po di musica e un po per fare analisi.

Non avevo mai letto o riflettuto sul testo. Non so se qualcuno lo ha mai fatto.
Io sinceramente pensavo di passare sui piú classici degli stereotipi (calcio, pasta, tv, moda...) e poi buttare la discussione sull´orgoglio italiano...sull´italiano vero. Riderci si un po su, ma allo stesso tempo raccontare l´Italia tanto amata dai turisti.

Ma quando ho chiesto loro: "secondo voi qual é il messaggio della canzone?" (che analisi eh!!!)

Quasi in coro mi hanno risposto la stessa cosa, o almeno espresso lo stesso concetto:


- "a italiano piace avere la vita rilassata, e non cambiare niente. Per questo forse sono anche in questa situazione ora"

- "italiano non vuole problemi; meglio chiudere occhi e pensare calcio/donne..."

- "italia come una 600 giú di carrozzeria (ndr nel testo): bella macchina, ma forse basse prestazioni dopo un po"


Alla faccia degli stereotipi....mannaggia a te Toto Cutugno!!!!!


ps: per la prossima volta gli ho dato il testo di "Che cos´é la destra, cos´é la sinistra" di Gaber...la temo un po sinceramente!!! :)

domenica 27 novembre 2011

Chicca qui chicca lá (2)

Effetti collaterali...

1)

Mensile di attualitá danese
Articolo: "Ecologia e sostenibilita"

(...) il fatto di chiamare la gente della Regione come "maniaci dell´ecologia" sarebbe come far passare Berlusconi per femminista, giusto perché si é trattenuto dal commentare una ragazza che gli passava davanti" (...)


2)

Mensile distribuito dall´associazione degli insegnanti dei lice danesi
Articolo: "Presentazione del vino: "Rjola Crianza, 2008"

Tra i diversi gradi di giudizio del vino, se il vino riceve un voto di 5 bicchieri su 6, questa é la spiegazione:

"Ottimo vino, si puó servire tranquillamente a bunga-bunga feste o qualcosa di simile"

martedì 1 novembre 2011

Una vita da mediano...

Gli esperti dicono che guardandosi indietro, e ripensando alle tappe della propria vita, ci si accorgerá che i vari momenti, situazioni, scelte...sono tutti come legati da un filo immaginario che li unisce e che da senso al tutto, rispecchiando cosí la nostra personalitá e persona...


Chiaro? no, vabbé...

Ma se io mi guardo indietro e lo confronto con l´adesso, che conclusioni devo trarre?


fine 2011



fine 2007


...e poi la chiamano fuga dei cervelli...(ps: diffidate sempre!! :) )