Se il buon giorno si vede dal mattino, meglio passare alla sera!
Volendo rispettare il mio contratto con gli italiani ehm...con me stesso, mi son riproposto di provare ad adattarmi alle usanze locali: ergo mi sono procurato una bici!
Un ex erasmus italiano mi ha venduto la bici per un prezzo più che ragionevole; il problema che lui è un ex ciclista (o lo sei tutt'ora Matteo?) e con le bici ci è nato. La sua bici è un insieme di vecchie e nuove riparazioni. Fin qui nulla di male; la bici funziona perfettamente, ma se qualcosa dovesse accadere, e come puntualmente è accaduto, è un casino saltarci fuori!
Dopo neanche 3 giorni ho forato. Forte degli stage con mio padre per imparare a cambiare una camera d'aria ero quasi (sottolineo il quasi) contento di potermi mettere subito al lavoro.
Non è stato un lavoro, ma una missione, una battaglia immane: due pomeriggi per un totale di 5 ore circa.
Ah dimenticavo un piccolo problemino: questa bici ha solo un rapporto e andare su e giù per le colline di Aalborg (ma non era tutta pianura la danimarca?...diffidate degli stereotipi!) con raffiche di vento (ci credo che investono nell'energia eolica!!!) stile Trieste, non sempre mi lascia orgoglioso della mia scelta ecologista!!
Andare in bici qua è comunque molto bello. Ti senti tutelato, rispettato oserei dire. Ovunque hai la tua pista ciclabile, una per ogni senso di marcia, con tanto di segnaletica stradale, semafori...
Per noi di Ferrara non è una grande novità, ma andatelo a dire ai Reggiani dove in 5 anni ho visto trasformare vecchi marciapiedi in piste ciclabili...con la sola aggiunta di una riga gialla per terra!!!!
E' bello anche ritrovarti in fila al semaforo con altre decine di ciclisti: ti senti quasi parte di un gruppo. Ho riscoperto le vecchie tecniche apprese quando ancora guardavo il Giro di Italia: vecchie strategie, aspettare il tuo avversario, stargli dietro, prendergli la scia e poi superarlo prima che il semaforo diventi rosso...:D Ci sono alcuni che sono dei mostri di velocità, ma già vedo grossi progressi! :D
Il problema è ora: come non arrivare sempre grondante di sudore a lezione? Ci lavorerò sopra :P
Ovviamente non tutti i danesi la usano: molti anzi continuano ad usare vecchie ed inquinanti auto (almeno qui c'è il vento che spazza via la sporcizia dell'inquinamento, il problema è: dove la spazza??)
Comunque è facile parlare ora: vediamo quando la mattina sarà freddo, quando pioverà o...non voglio pensare al peggio: vediamo chi rimane al pezzo! Io?...prossima domanda?
Volendo rispettare il mio contratto con gli italiani ehm...con me stesso, mi son riproposto di provare ad adattarmi alle usanze locali: ergo mi sono procurato una bici!
Un ex erasmus italiano mi ha venduto la bici per un prezzo più che ragionevole; il problema che lui è un ex ciclista (o lo sei tutt'ora Matteo?) e con le bici ci è nato. La sua bici è un insieme di vecchie e nuove riparazioni. Fin qui nulla di male; la bici funziona perfettamente, ma se qualcosa dovesse accadere, e come puntualmente è accaduto, è un casino saltarci fuori!
Dopo neanche 3 giorni ho forato. Forte degli stage con mio padre per imparare a cambiare una camera d'aria ero quasi (sottolineo il quasi) contento di potermi mettere subito al lavoro.
Non è stato un lavoro, ma una missione, una battaglia immane: due pomeriggi per un totale di 5 ore circa.
Ah dimenticavo un piccolo problemino: questa bici ha solo un rapporto e andare su e giù per le colline di Aalborg (ma non era tutta pianura la danimarca?...diffidate degli stereotipi!) con raffiche di vento (ci credo che investono nell'energia eolica!!!) stile Trieste, non sempre mi lascia orgoglioso della mia scelta ecologista!!
Andare in bici qua è comunque molto bello. Ti senti tutelato, rispettato oserei dire. Ovunque hai la tua pista ciclabile, una per ogni senso di marcia, con tanto di segnaletica stradale, semafori...
Per noi di Ferrara non è una grande novità, ma andatelo a dire ai Reggiani dove in 5 anni ho visto trasformare vecchi marciapiedi in piste ciclabili...con la sola aggiunta di una riga gialla per terra!!!!
E' bello anche ritrovarti in fila al semaforo con altre decine di ciclisti: ti senti quasi parte di un gruppo. Ho riscoperto le vecchie tecniche apprese quando ancora guardavo il Giro di Italia: vecchie strategie, aspettare il tuo avversario, stargli dietro, prendergli la scia e poi superarlo prima che il semaforo diventi rosso...:D Ci sono alcuni che sono dei mostri di velocità, ma già vedo grossi progressi! :D
Il problema è ora: come non arrivare sempre grondante di sudore a lezione? Ci lavorerò sopra :P
Ovviamente non tutti i danesi la usano: molti anzi continuano ad usare vecchie ed inquinanti auto (almeno qui c'è il vento che spazza via la sporcizia dell'inquinamento, il problema è: dove la spazza??)
Comunque è facile parlare ora: vediamo quando la mattina sarà freddo, quando pioverà o...non voglio pensare al peggio: vediamo chi rimane al pezzo! Io?...prossima domanda?
3 commenti:
ciao luca!!!
dunque i miei colleghi di study room si facevano la doccia li in facoltà, però se non vuoi arrivare a tanto basta che non ti vesti!!! alla fin4e sudi poco :D
sei sicuro che non abbia il cambio? i danesi hanno la mania di mettere il cambio dentro al mozzo della ruota!!!
usalo!! è fantastico, anche se non è prestazionale come uno con catena!!! ma che vuoi che capiascano qualli lì....???!!!
ciaoo
Ma iet sempar in zir!? Mi an al sò brisa!!!!!
Prova a ungerla quella catena e sentirai la differenza!!!
Mi terro aggiornato sulle tue avventure..
ungo ungo...ma alla fine le diura!!ma diura diura!
Non riesco a non sudare come un...mentre gli altri quando arrivano in classe sono tutti belli perfetti, why?
:D
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