E' un buon segno! tra gli ospiti nn c'è solo il direttore di Blogspot ma anche 3 specie di haker...x questo ho dovuto cancellare i tre commenti al previous post.
E' passata una settimana, quindi è un buon momento x provare a scrivere una specie di riassunto/condensato del mio trip in Lamerica: una specie di Polpa pronta de rita della vacanza!
Devo ammettere che un erasmus in America sarebbe stato molto + interessante che uno ad Aalborg :D Così tante cose da dire ci sarebbero e da scoprirne molte altre.
Quando si dice: " A tiè n'american"! Il senso c'è tutto. Vuoi strafare in poche parole. Beh..l'andazzo è quello: tutto è esageratamente + grande. Dalle macchine, alle porzioni, al volume delle loro conversazioni, alla quantità di acqua che esce dalla doccia fino alle offerte promozionali (compri 12 donuts te ne regalano 12!!)
Il viaggio in aereo è in se un'esperienza, soprattutto x un semi-contadino (con tutto rispetto x i contadini...anzi, st'estate dovrei cercar da lavorare in campagna, se conoscete...) come me. Da noi li chiamiamo "vilan dlà braia" (il villano dell'aia?..), là, tra i tanti nomignoli, "rednecks" (collo rosso, o abbronzato a forza di lavorare la terra).
Ti offrono di tutto in volo e x uno scroccono come me è uno spasso. Free dolciumi, aranciate e acqua (si scrocco anche quella!), quasi ogni ora passavano col carrello x offrire qualcosa da smangiucchiare. In + la tv: film, telefilm (c'era perfino l'A-team!), documentari, giochi.."tot ign cousa" (da leggersi in romagnolo).
Non poteva mancare la mia figura da "redneck". Preoccupato e intimorito da tutti gli avvisi e le misure di sicurezza ho voluto prontamente informare l'hostess che subito dopo il decollo avevo cambiato posto. Dopo 10 minuti torna da me e mi chiedi "nn riesco a trovare il tuo menù speciale, cosa avevi ordinato?" In pratica, solo chi aveva menu speciali doveva avvisare il personale, e stavolta la sicurezza nn c'entrava. Spiegato il malinteso, se n'è andata con un sorriso " da hostess", come dire "Puvrin!!".
L'america è una grande nazione, tante razze ed etnie. Lo si può vedere anche dal volo, c'era di tutto. Insomma, un po come stare in stazione a Reggio emilia.
Il primo passo in suolo americano l'ho fatto ad Atlanta. Città delle ex Olimpiadi, ma anche città con una forte maggioranza nera. Sarò condizionato, ma i bianchi son bianchi e i neri son neri. I loro bisavoli avevano probabilmente combattuto la guerra civile o fatto lo schiavo/schiavista dell'altro. Secondo me si può avvertire il senso di inferiorità che molti neri nutrono, quasi paura che però, all'incontrario, può sfociare in rabbia.
In Atlanta, ma anche in tutte le altre città che ho visitato (tutte al sud) non mi sono mai sentito "safe" completamente...forse ho guardato troppo "ultimo minuto" o troppa "real tv" su Italia1!.
Collegato a questo discorso vi è New Orleans. Una città fantasma, con meno della metà degli abitanti rispetto al pre-Catrina. Si sta provando ad andare avanti, i turisti ci sono, ma gli occhi della gente parlano da soli. L'impressione generale è quella di una società piuttosto ineguale, almeno rispetto ai modelli cui siamo abituati in Europa. Se sei ricco..wow, c'è tutto, ma se sei povero nn c'è niente se nn la strada.
Inegualità e un po di bigottismo direi. Queste son le due principali caratteristiche negative che ho notato. Bigottismo perchè ogni 50 km c'era una chiesa, ogni 75 km c'era un locale strip. Oppure, non ho capito l'utilità del coprire con un sacchetto la bottiglia di alcool che si beve..ma quello lo sapevo già dai tempi di Hunter...
Certo se mi legge un americano s'infervera e poi soprattutto parlare di Bigottismo da uno che viene dall'italia...
E' passata una settimana, quindi è un buon momento x provare a scrivere una specie di riassunto/condensato del mio trip in Lamerica: una specie di Polpa pronta de rita della vacanza!
Devo ammettere che un erasmus in America sarebbe stato molto + interessante che uno ad Aalborg :D Così tante cose da dire ci sarebbero e da scoprirne molte altre.
Quando si dice: " A tiè n'american"! Il senso c'è tutto. Vuoi strafare in poche parole. Beh..l'andazzo è quello: tutto è esageratamente + grande. Dalle macchine, alle porzioni, al volume delle loro conversazioni, alla quantità di acqua che esce dalla doccia fino alle offerte promozionali (compri 12 donuts te ne regalano 12!!)
Il viaggio in aereo è in se un'esperienza, soprattutto x un semi-contadino (con tutto rispetto x i contadini...anzi, st'estate dovrei cercar da lavorare in campagna, se conoscete...) come me. Da noi li chiamiamo "vilan dlà braia" (il villano dell'aia?..), là, tra i tanti nomignoli, "rednecks" (collo rosso, o abbronzato a forza di lavorare la terra).
Ti offrono di tutto in volo e x uno scroccono come me è uno spasso. Free dolciumi, aranciate e acqua (si scrocco anche quella!), quasi ogni ora passavano col carrello x offrire qualcosa da smangiucchiare. In + la tv: film, telefilm (c'era perfino l'A-team!), documentari, giochi.."tot ign cousa" (da leggersi in romagnolo).
Non poteva mancare la mia figura da "redneck". Preoccupato e intimorito da tutti gli avvisi e le misure di sicurezza ho voluto prontamente informare l'hostess che subito dopo il decollo avevo cambiato posto. Dopo 10 minuti torna da me e mi chiedi "nn riesco a trovare il tuo menù speciale, cosa avevi ordinato?" In pratica, solo chi aveva menu speciali doveva avvisare il personale, e stavolta la sicurezza nn c'entrava. Spiegato il malinteso, se n'è andata con un sorriso " da hostess", come dire "Puvrin!!".
L'america è una grande nazione, tante razze ed etnie. Lo si può vedere anche dal volo, c'era di tutto. Insomma, un po come stare in stazione a Reggio emilia.
Il primo passo in suolo americano l'ho fatto ad Atlanta. Città delle ex Olimpiadi, ma anche città con una forte maggioranza nera. Sarò condizionato, ma i bianchi son bianchi e i neri son neri. I loro bisavoli avevano probabilmente combattuto la guerra civile o fatto lo schiavo/schiavista dell'altro. Secondo me si può avvertire il senso di inferiorità che molti neri nutrono, quasi paura che però, all'incontrario, può sfociare in rabbia.
In Atlanta, ma anche in tutte le altre città che ho visitato (tutte al sud) non mi sono mai sentito "safe" completamente...forse ho guardato troppo "ultimo minuto" o troppa "real tv" su Italia1!.
Collegato a questo discorso vi è New Orleans. Una città fantasma, con meno della metà degli abitanti rispetto al pre-Catrina. Si sta provando ad andare avanti, i turisti ci sono, ma gli occhi della gente parlano da soli. L'impressione generale è quella di una società piuttosto ineguale, almeno rispetto ai modelli cui siamo abituati in Europa. Se sei ricco..wow, c'è tutto, ma se sei povero nn c'è niente se nn la strada.
Inegualità e un po di bigottismo direi. Queste son le due principali caratteristiche negative che ho notato. Bigottismo perchè ogni 50 km c'era una chiesa, ogni 75 km c'era un locale strip. Oppure, non ho capito l'utilità del coprire con un sacchetto la bottiglia di alcool che si beve..ma quello lo sapevo già dai tempi di Hunter...
Certo se mi legge un americano s'infervera e poi soprattutto parlare di Bigottismo da uno che viene dall'italia...
TO BE CONTINUED
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