Per la prima volta ho subito un grave e diretto attacco di discriminazione. L´avevo messo in preventivo che prima o poi sarebbe accaduto; anzi, me lo aspettavo prima. Ma d´altronde si sa, é la natura umana...
Lo straniero crea sempre "scompiglio". L' elemento nuovo che scombina la routine, il consueto "ordine" delle cose, dà sempre fastidio, e per questo va affrontato, con ogni mezzo, e ahimè anche con bassezze...
Il tutto è avvenuto in un assolato e caldo pomeriggio di Giugno. Anche se non siete di Aalborg, c'è un campo verde, con alberi e cespugli vicino alla zona est del fiordo.
Ero con un gruppo di persone, principalmente altri stranieri, immigrati come me. Un po da ovunque, Argentina, Costa Rica, Germania, Serbia...
Avevamo tutti una maglietta nera, con numeri dietro sulle spalle. Erano circa le 18,24 quando dopo aver preso palla a centrocampo, decido di attaccare. Salto il primo, salto il secondo e allo stesso tempo allungo le braccia per tenere alla larga il terzo. Continuo la mia progressione (alla Kaka per intendeci) verso l' area, quando un quarto tenta di intervenire e ormai tropo defilato per calciare decido di rientrare e....TAAAAAKKKKK.
Rigore sacrosanto!!!
Siamo sul 3-2 per i locali, ed è il II minuto di recupero.
Tante sono le proteste, tante quante il rigore è sacrosanto!
E qui avviene il fattaccio. Dopo essermi "rinsanito" dal tackle del difensore, mi alzo (a fatica!!!!!!!!!!!!) e qui il mio sguardo incrocia lo sguardo di un avversario. La sua rabbia e il suo disprezzo (+ invidia per la giocata alla Kakà!!!) sono al massimo. E probabilmente questo lo inducono a commettere una grave bassezza nei miei confronti, quale immigrato in terra straniera. Dalle sue labbra escono le testuali parole:
"ITALIAN ACTOR!"
Io penso che sia il momento di riflettere. In silenzio, e farci tutti il cosiddetto "esame di coscienza"
ps: il rigore poi l' ho tirato io. Parato!!!!
pps: giusto per essere onesti con se stessi e chi segue il blog:
http://fugadeicervelli.blogspot.com/2010/06/casa-ma-io-rimango-qua.html