martedì 20 gennaio 2009

l'Aalborg Model

La lunga assenza non è stata dovuta ad una mania di protagonismo x far girare il video ancora...ma perchè come tutti i semestri, il project time è sempre tosto.

L'università di Aalborg è molto particolare in sè. Alcuni dicono che abbia le sue radici nel movimento del 68. Se a questo ci aggiungiamo uno dei temi ricorrenti qua in Danimarca, ovvero il team work, ecco allora che non si tratta proprio solo di leggende. Qualcosa di vero c'è, nel senso che l'univeristà non rispetta regole rigide e un alto rispetto delle gerarchie come magari da altre parti... I baroni, baronetti, valvassini e valvassori qua nn ci sono, o almeno, vengono subito bollati e scartati dagli studenti. Non ne ho le prove, ma + un professore è popolare, più viene scelto dagli studenti come "supervisor" per il loro progetto e più soldi busca...
Certo non immaginatevi professori sballati che parlano, discutono molto peace and love facendo girare una canna...non cadiamo negli stereotipi! :P

Il lavorare in gruppo e i famosi "meeting" sono tratti inconfutabili di questa università, e anche della sua terra + in generale. Come diceva un mio professore inglese.."I danesi fanno meeting x tutto! Devi andare in bagno? prima forse è meglio fare un meeting x raggiungere un consenso!".

L'università di Aalborg si distingue x il cosiddetto Aalborg model, ovvero il lavoro in gruppo x project, o che dir si voglia tesina finale di semestre (7 volte + figo dire project).

Detto fatto.

In questi 3 (si spera terzo compreso, dato che dovrebbe finire a fine mese) semestri ho avuto modo di provare sulla mia pelle questo Aalborg Model.

La prima esperienza è di solito la + importante. Ero nuovo, conoscevo poco la lingua, a parte il danese, e soprattuto non sapevo un cavolo di come scrivere un project. Idea brillante: mi metto in gruppo con un'esperta, una che ha fatto già 3 anni qua, e sono a posto. Era una ragazza Bulgara, e mi ha "mollato" dopo 2 settimane...ha detto che era stanca... :D Ora lavora, ben x lei.


La seconda esperienza mi ha fatto capire di che pasta son fatti sti Nordici. Ero in gruppo con un Danese e una Norvegese. Mazza che macchine! Sembrava di lavorare con dei computer. Bravi ragazzi, anche simpatici, ma quando si trattava di lavoro, di fissare deadline, e di fissare, of course, meetings... era un'impresa stargli dietro! Sta di fatto, che ho fatto la fine del sasso, e da buon sasso mi sono accomodato sul sedile posteriore.



Per quest'ultima esperienza, forse qualcuno aveva tenuto il conto del precedente semestre, e perciò me "l'ha fatta pagare". Sono stato in gruppo con 2 ragazzi di colore, un Ghanese e un Nigeriano. Esperienza molto interessante. Ho scoperto molte cose sulla loro cultura, tradizioni, le loro frustrazioni di vedere la pantera (o la tigre?) africana ancora in affanno....addirittura uno di loro è un futuro Re di una tribù. Tradizione vuole che questa carica sia solo ereditaria, e quando lui sarà il + anziano della sua famiglia se ne dovrà tornare in Ghana a...fare il Re!



L'altro invece era niente poroppopodimeno che il Vice Presidente della comunità nigeriana Danese...azzzzo!!!!

Vabbè...sta di fatto che ho usato il termine esperienza, e non lavoro! ;)

Ci si sente alla fine del progetto, spero di non dover usare improperi contro un Re e un Vice Presidente... :D